Facciamo finta per un attimo che l’Unione Europea sia una grande
associazione sportiva o culturale. Il suo statuto prevede che vi sono degli
associati esonerati da alcuni doveri e privati di alcuni diritti. In linea generale sono persone abituate ai fatti, pragmatiche, mentre in associazione il consenso richiede sovente tempi lunghi (e morti). Questi
aderenti decideranno tutti insieme se recedere dall’associazione o rimanervi.
Stiamo parlando del Regno Unito (Inghlterra, Galles, Irlanda del Nord, Scozia e Gibilterra), i cui cittadini sono chiamati al referendum il prossimo 23 Giugno.
In quel mentre tre Stati del Regno Unito staranno
partecipando ai Campionati Europei di calcio in Francia. Il calcio è il
prodotto culturale che l’Unione Europea ha prescelto per controbilanciare
quelli che gli Stati Uniti d’America esportano nel Vecchio Continente (musica,
fiction …). Tuttavia l’occasione dei campionati continentali di calcio talvolta
fa emergere le inimicizie fra i popoli europei, che in un certo senso non
contribuiscono al processo di integrazione. Si pensi a ciò che accadrebbe se,
decretato il recesso del Regno Unito dalla Unione Europea, uno dei suoi tre
Stati partecipanti riportasse il titolo di campione continentale in Parigi il
prossimo 10 Luglio. Secondo i rispettivi analisti entrambi le ipotesi sono
remote, ma la Storia, e soprattutto lo sport, non manca di scrivere vicende
inconcepibili, inverosimili.
Personalmente, ma potrei sbagliarmi, credo che l'ipotesi "brexit" sia molto remota. Non tanto perché attribuibile alle stantie dinamiche del "gioco delle parti" quanto piuttosto alla cinica risolutezza e al volto non sempre benigno che questa europa (lasciatemelo scrivere volutamente minuscolo) ha voluto e saputo mostrare verso coloro che faticavano ad allinearsi. Non mi stupirei se eventuali azioni dissuasive o sanzionatorie passassero anche da discutibili decisioni arbitrali durante il torneo pedatorio continentale.
RispondiEliminaGrazie a “braless66” per la doppia elaborazione ricca di spunti: 1) quel “muso duro” europeo continentale che forse, nella fattispecie, ancòra oggi nasconde una sorta di atavica invidia verso la sensazione bellissima degli isolani di fronte al mare che dà loro un senso di protezione, ripara, e nello stesso tempo lascia loro piena libertà di navigare in ogni direzione e di andare oltre i confini; 2) e poi il calcio moderno, che appare sovente così sconclusionato nell’interpretazione muscolare dei suoi palestrati protagonisti, da dare adito a dubbi circa eventuali “regolazioni di conto” dietro le quinte. Anche (e soprattutto) nei confronti dei “maestri del calcio”.
RispondiEliminaUn appunto personale: forse mi sbaglierò, ma la prima perifrasi dell’esposizione interessante di “braless66” dovrebbe legarsi ai successivi contenuti nel momento in cui l’ipotesi brexit “non” fosse remota. O no?
infatti parlavo di "eventuali" azioni...
Eliminac'è chi dice che dietro al gesto inconsulto e criminale perpetrato nei confronti della deputata laburista ci sia la regia occulta dell'europa matrigna di cui sopra. Naturalmente non è possibile averne certezza ma qualche sospetto aleggia. Del resto c'è ancora qualcuno disposto a credere che i due sanguinosi conflitti del secolo scorso siano stati causati da Princip e Bresci?
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