Il fatto fece il giro del Mondo nel trascorso
Inverno: in occasione della visita in Roma di una autorità iraniana le statue
di nudo artistico presenti nel palazzo governativo vennero “inscatolate”.
“Inscatolate” come forse lo sono le
comunicazioni attraverso le coccole (necking, petting). Il silenzio impera. “Cose
da ragazzini” pare giustificarsi la società degli adulti (borghesi e non) che, a
parte non conoscere probabilmente i ragazzini, sembra continuare a rapportarsi,
in special modo il fronte maschile, al tema del sesso in termini agonistici di performance
orgasmica, oppure con l’ “esternalizzazione” del pensiero (es. i lupanari dei vip
nel gossip), od ancòra negandone l’esistenza.
Siamo proprio certi che le comunicazioni
attraverso le coccole (necking, petting) costituiscano solo la didattica
propedeutica al sesso adolescenziale (quindi sempre “mezzo per”)?
Non si potrebbe “scoperchiare” il vaso di
Pandora, nobilitando le comunicazioni attraverso le coccole come un fine e non
come appunto un mezzo, nella normalità delle cose, mettendone a nudo le
funzioni relazionale ed edonistica? Per esempio per le persone attratte
sentimentalmente e sessualmente verso persone dello stesso sesso; per esempio per
giovani uomini e donne che, pur camminanti del XXI Secolo in seguito a traumi
in patria, tali rimangono nel recupero dell’affettività nella nuova terra; ed
ancòra per esempio nella età agée, in particolare per quelle donne single over
60, le ventenni del Secolo scorso, ripiegate su stesse in una sorta di spleen baudelairiano incomprensibile
dall’esterno.
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