1) Al di là della Manica.
Un pilastro indiscusso della “globalizzazione” è la lingua inglese. Essa,
paradossalmente, non permetterà mai ai suoi padri di isolarsi. Anzi.
La crescente globalizzazione
anglicizzata, uniformando i commerci, le culture, i costumi ed ancòra i
pensieri comporta quale “meta ultima” un insieme di esseri umani tutti eguali e
pacifici.
Domanda: perché allora
dividersi in macro-aree (continentali)? E’ contro-avanguardia.
Ragionata così, la scelta
dei votanti older extra-metropolitani del Regno Unito appare persino non solo
“à la page”, di più, ultra-lungimirante.
2) Al di qua della
Manica, forse inconsapevolmente, non crediamo altrettanto alle macro-aree
continentali: una sola squadra sportiva europea ai vari Mondiali, una sola
rappresentativa continentale ai Giochi Olimpici sembrano obiettivi proibitivi.
E forse prima ancòra banali. Ma per gli Statunitensi e gli Svizzeri sono
esperienze che hanno contribuito a costruire identità sovranazionali.
3) Se non riusciamo a
concepire una macro-area attraverso una cosa ritenuta banale, figuriamoci
allorché si tratta di mettere in pista un esercito di Continente, una lingua di
Continente, un governo di Continente, un “sentire medio di Continente”.
Riflettiamo:
a) non vi pare che,
i-phone e tablet a parte, ci ri-troviamo alla stregua dei Lombardi, degli
Umbri, dei Calabresi ante 1861? Un esercito italiano? Una lingua italiana? Un
governo italiano? Ma che cosa blatera quel tipo di Poirino, come si chiama, ma
sì quel Camillo Benso?
b) non vi pare che, i-phone
e tablet a parte, ci ri-troviamo alla stregua degli aspiranti Italiani da una
parte e (zitto, zitto) lo Stato del Vaticano dall’altra che fa di tutto per
mantenere separati Piemontesi, Marchigiani, Campani ed ancòra Sardi? E chi è
oggi l’equivalente della Città del Vaticano? Sembrerebbero due (zitti, zitti):
gli Stati Uniti d’America e la Confederazione russa.
4) Morale? Non rimane che fantasticare: rassegnarci ad essere in una
fase di transizione delle piuttosto inconcludenti istituzioni europee, passivi,
e sapere in cuor nostro che le futurissime generazioni grazie al lavoro, allo studio, alla fuga dalla
povertà, all'amore, ai progetti, insomma alle cose della vita, creeranno la
Confederazione degli Stati Uniti d'Europa.
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