domenica 26 giugno 2016

SHOCK BREXIT – EUROPA SVEGLIATI (IL SOLE 24ORE 25-6-2016)




1) Al di là della Manica. Un pilastro indiscusso della “globalizzazione” è la lingua inglese. Essa, paradossalmente, non permetterà mai ai suoi padri di isolarsi. Anzi.

La crescente globalizzazione anglicizzata, uniformando i commerci, le culture, i costumi ed ancòra i pensieri comporta quale “meta ultima” un insieme di esseri umani tutti eguali e pacifici.
Domanda: perché allora dividersi in macro-aree (continentali)? E’ contro-avanguardia.

Ragionata così, la scelta dei votanti older extra-metropolitani del Regno Unito appare persino non solo “à la page”, di più, ultra-lungimirante.

2) Al di qua della Manica, forse inconsapevolmente, non crediamo altrettanto alle macro-aree continentali: una sola squadra sportiva europea ai vari Mondiali, una sola rappresentativa continentale ai Giochi Olimpici sembrano obiettivi proibitivi. E forse prima ancòra banali. Ma per gli Statunitensi e gli Svizzeri sono esperienze che hanno contribuito a costruire identità sovranazionali.

3) Se non riusciamo a concepire una macro-area attraverso una cosa ritenuta banale, figuriamoci allorché si tratta di mettere in pista un esercito di Continente, una lingua di Continente, un governo di Continente, un “sentire medio di Continente”.
Riflettiamo:
a) non vi pare che, i-phone e tablet a parte, ci ri-troviamo alla stregua dei Lombardi, degli Umbri, dei Calabresi ante 1861? Un esercito italiano? Una lingua italiana? Un governo italiano? Ma che cosa blatera quel tipo di Poirino, come si chiama, ma sì quel Camillo Benso?
b) non vi pare che, i-phone e tablet a parte, ci ri-troviamo alla stregua degli aspiranti Italiani da una parte e (zitto, zitto) lo Stato del Vaticano dall’altra che fa di tutto per mantenere separati Piemontesi, Marchigiani, Campani ed ancòra Sardi? E chi è oggi l’equivalente della Città del Vaticano? Sembrerebbero due (zitti, zitti): gli Stati Uniti d’America e la Confederazione russa.

4) Morale? Non rimane che fantasticare: rassegnarci ad essere in una fase di transizione delle piuttosto inconcludenti istituzioni europee, passivi, e sapere in cuor nostro che le futurissime generazioni  grazie al lavoro, allo studio, alla fuga dalla povertà, all'amore, ai progetti, insomma alle cose della vita, creeranno la Confederazione degli Stati Uniti d'Europa.

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