Oggi venerdì 1° Luglio, per la prima volta,
citiamo insieme due titoli, per legare idealmente due storie, due storie di
donne che molto probabilmente stanno contribuendo, a modo loro, a scrivere la
Storia.
A longitudini diverse, con tempi diversi,
lontane mille miglia in tutto, se non nel fatto di essere donne. Cioè di quel
genere umano che, in linea di massima, dopo che gli uomini hanno combinato la
frittata (pubblica o privata), si caricano sulle spalle la famiglia piuttosto
che uno Stato; oppure di quel genere umano che, per certi versi moderne
Antigone, attraverso il sentimento più forte del Mondo, l’Amore, rendono sconcertanti,
sotto il profilo anche della razionalità, certi editti degli uomini.
Nella Londra, fronte conservatore, alle prese
con l’individuazione di un premier in grado di gestire il post-Brexit : “Sono
Teresa May e sono la persona più adatta a fare il primo ministro”. In New York, con la figlia Ruqia, per
sfuggire alla condanna di morte decretata dalla sua famiglia perché lei, tagika
e sunnita, è innamorata ed è scappata con il compagno Ali, hazaro e sciita:
“Sono Zakia, quando dico qualcosa lo faccio. Non penso di essere diversa dalle
altre donne; se fossero innamorate avrebbero fatto la tessa cosa”.
Due donne simboli di possibili cambiamenti: a
breve termine il primo, più lontano il secondo. Entrambi da cogliere ed
approfondire.
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