sabato 2 luglio 2016

LA JIHAD GLOBALE (IL SOLE 24ORE DEL 2 LUGLIO 2016)





Sul tema esiste una voluminosa documentazione, in continuo aggiornamento. 

Qui a seguire alcune note alla stregua delle “varie ed eventuali” di un ordine del giorno.

1) Le regioni del mondo molto probabilmente stanno facendo dei loro percorsi; il 2016 forse è puramente un numero sui calendari.

2)  Nei circa primi 1500 anni dei 2016 del Mondo la occupazione quotidiana di una significativa quota della popolazione maschile residente in diverse regioni dell’attuale Europa aveva a che fare con le armi. Trascorreva le giornate. Per i motivi più disparati (proteggere una fede e/o diffonderla con usi e consuetudini a corollario,  portare a casa uno stipendio …).

3) Negli ultimi 72 anni dei 2016 (il dopo Jalta, Febbraio 1945) quanto sopra vale per le regioni del Medio Oriente.

4) Situazioni similari, motivi similari. Ma se ad Alessandro di Macedonia la Storia ha assegnato il titolo di Magno, ad Abū Bakr al-Baghdādī (od al suo sosia), che contava di fare la strada inversa di Alessandro, illudendosi di poterla percorrere senza aviazione ed armi nucleari e con i soli pick-up accessoriati di armi (la nuova cavalleria), quale titolo riserverà la Storia?

5) Molto probabilmente c’è stato anche il sogno europeo occidentale ad inizio degli anni Ottanta di un Eldorado eterno stanziatosi definitivamente nel Vecchio Continente, in grado di accogliere tutti in una sorta di valle dell’Eden. Il risveglio dalla sbornia del “duemila e non più duemila” è stato drammatico. Addio Eden, addio integrazione. A partire purtroppo dalle comunità  paladine della ri-distribuzione congrua dei redditi nord-europee (Svezia in testa), con la grande fiducia nell’auto-responsabilizzazione dell’essere umano che giunge, in nome della massima espressione di “libertà”, a disapprovare ciò che tu fai (combattere “per la causa di Allah”), ma a difendere il tuo diritto a farlo. Però, stando ognuno nel proprio ghetto.
__


Nessun commento:

Posta un commento