Il Financial Times è il
principale giornale economico-finanziario del Regno Unito ed uno dei più
antichi, autorevoli e letti nel Mondo.
Secondo il Financial
Times, che dal Luglio 2015 collabora con “Stop the Traffik”, la
tratta di esseri umani è in aumento in molti Paesi e le reti criminali si sono
modernizzate ed adeguate ai meccanismi dei nuovi e massicci movimenti verso
l’Europa.
Lo sfruttamento riguarda 21
milioni di persone in tutto il mondo e utilizza più di 500 rotte: 4,5 milioni
di queste persone (Nigeria in testa) sono destinate allo sfruttamento sessuale.
“Il problema è particolarmente grave in Italia”, scrive il Financial
Times, “a
causa di una combinazione di vari fattori, quali «la posizione geografica, il
potere della criminalità organizzata locale soprattutto nelle regioni più
povere dove lo Stato è debole, ed una
persistente domanda di prestazioni sessuali”.
Le cifre di questa sorte di
colossale malaffare geopolitico globale, causato e sostenuto da un costume di
vita, da uno stile di vita ecumenico improntato sul meet & fuck, sono impressionanti.
Al loro ridimensionamento sta lavorando il
concorso di una serie di fattori chiamata Storia. Cerchiamo di annotarne
qualcuno in ordine sparso:
> l’impoverimento dell’Europa Occidentale
e la recessione degli sceiccati eroderanno, anche se in misura minima, la suddetta
domanda di meet & fuck;
> ogni Continente sta facendo un suo
percorso, sotto i diversi aspetti; anche sociali, sessuali. E così per esempio in
Africa come nel Sud-Est asiatico la donna non apparterrà più a qualcuno
(moglie, sorella, figlia, madre …) e sarà titolare unica del suo sesso;
> cresceranno come numero e si affineranno
come contenutistica iniziative pionieristiche come quella di “zanzu.de”, un
sito web governativo germanico di educazione sessuale che, tra le altre cose,
fa presente che la sessualità non è soltanto una attività ginnico-atletica, un
meet & fuck non riconosciuto comunque dalle autorità sportive, ma anche
sperimentazione, esperienza di intimità.
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