giovedì 16 giugno 2016

ROMA, RAGGI: “UTILIZZARE MONETA COMPLEMENTARE E BARATTO PARZIALE” IL PD ATTACCA: “RIDICOLO, SI VUOL PORTARE ROMA AL MEDIOEVO. PENSIAMO ALLE BUCHE” (REPUBBLICA.IT 26-5-2016)




La moneta complementare all’euro. Da una parte parlarne in occasione dell’appuntamento elettorale per la guida della capitale italiana forse è un bene. Tuttavia bruciare l’argomento è forse male. 

1) Perché, appreso il meccanismo, è vero che il primo pensiero d’istinto va al termine “baratto”, ma un baratto sui generis:

a) se è vero che tutti i beni ed i servizi sono “valorizzati” in una moneta di conto (parte in euro, e parte in sardex, in tibex, in piemex …) e fatturati;
b) se è vero che il perfezionamento di ogni singola operazione, nel compensare in modo automatico sotto l’aspetto amministrativo la posizione (creditoria) del cedente  e quella (debitoria) del cessionario, genera in via sistematica in capo al primo il diritto-dovere di indebitarsi verso il sistema della moneta complementare, ed in capo al secondo il diritto-dovere di fare credito al sistema stesso. Entrambi le parti acquisiscono il diritto-dovere di fare girare l’ “economia reale” (produzione e scambio di beni e servizi extra-finanziari). E ciò è un fatto positivo, conciliando le esigenze dell’ambiente.

2) Perché il meccanismo, congegnato 82 anni addietro in Zurigo, caratterizza, con fasi alterne, la vita economica della Confederazione Svizzera che, sebbene nata nel 1291 (quale immensa fortuna!), difficilmente può essere considerata una comunità medievale.

3) Perché il meccanismo, una volta studiato ed approfondito, sarebbe opportuno che venisse adottato anche dagli enti pubblici che svolgono attività commerciali (muniti quindi di partita iva come la Municipalità di Roma), magari proprio per affrontare in situazioni di liquidità precaria per esempio l’emergenza delle ormai celeberrime “buche” lungo le strade.

Come? Sviluppiamo un caso di scuola per comprendere la tecnicità del procedimento.

Premesse:
·       ingresso del Comune di Roma sulla piattaforma regionale della moneta complementare all’euro, il tibex, per affrontare la copertura finanziaria dell’eccedenza dei costi di rifacimento del manto stradale delle vie della Circoscrizione X;

·       ingresso delle associazioni sportive dilettantistiche (Asd) clienti del Comune di Roma, in quanto noleggiatrici di spazi per la pratica sportiva, sulla piattaforma della moneta complementare all’euro regionale, il tibex;

·       ingresso sulla piattaforma laziale della moneta complementare all’euro, il tibex, da parte dell’Associazione temporanea di imprese edili (ATI) aggiudicataria del bando per la sistemazione del manto stradale delle vie della Circoscrizione X;

·       ingresso delle aziende clienti delle Asd, in quanto acquirenti di loro spazi promo-pubblicitari, nel circuito della moneta complementare Tibex.

Scenario ipotizzabile:

> l’ATI imprese svolge i lavori e fattura l’importo complessivo al Comune di Roma: poniamo per intenderci € 110 (€ 100 + iva 10%);

> il Comune di Roma corrisponde in moneta euro all’ATI l’imponibile della fattura (l’iva non è più corrisposta al fornitore per via del meccanismo dello split payment) fino alla concorrenza della quota “liquidabile” in moneta di conto europea, per esempio € 75;

> il Comune di Roma, che noleggia spazi per la pratica sportiva alle Asd, per la parte dell’imponibile della fattura dei lavori  della ATI non “coperta” dalla moneta euro, pari ad € 25 (100 -75) + iva 22%, fattura i canoni di noleggio alle Asd. Il Comune raggiunge l’equilibrio verso la piattaforma Tibex a ZERO;

> le Asd, per controbilanciare il debito verso il circuito Tibex, cedono per € 25 + iva 22% spazi pubblicitari ad aziende della suddetta piattaforma e fatturano i corrispettivi delle cessioni alle aziende della stessa. Le Asd raggiungono l’equilibrio verso Tibex a ZERO;

> le aziende della piattaforma Tibex a loro volta cederanno beni e servizi ad altre ditte del suddetto circuito e fattureranno loro i corrispettivi delle operazioni per € 25 + iva, raggiungendo così l’equilibrio verso Tibex a ZERO. E così via.

Appellare quale “baratto” quanto sopra appare un po’ semplicistico. O no?
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