Ci avviciniamo
alla tornata elettorale del prossimo 5 Giugno che interesserà i governi di
diverse città popolose in tutta Italia.
Come è consuetudine si torna a parlare
in modo piuttosto sostenuto dell’argomento della riqualificazione delle
periferie. Il tutto dimenticando forse di rispondere ad un aspetto preliminare:
le costruzioni, gli abitanti, gli ambienti, gli automatismi delle
attuali periferie dove vengono “collocati” durante il rifacimento delle stesse?
E’ il vero problema. Il percorso sembra obbligato: costruita la nuova cittadella esterna all’ attuale periferia, trasferirvi abitanti, attività e mezzi di trasporto, abbattendo gli insediamenti abbandonati.
RispondiElimina(Ezio Pedrale)