“IL LAVORO C’E’ MA LORO NON
SONO DETERMINATI A CERCARLO” – John Elkann (*) a muso duro sui giovani
(RaiNews24 15 Febbraio 2014)
“NO ALLE POLEMICHE SUI GIOVANI.
SONO RAMMARICATO, VOLEVO SOLO INCORAGGIARLI” – John Elkann si scusa (RaiNews24
18 Febbraio 2014)
LA MATEMATICA, NON SOLO FREDDO
CALCOLO – Francesco Giavazzi (**): “è fondamentale per comprendere e valutare
la qualità della società in cui viviamo” (inserto “La Lettura” del CorSera del
7 Agosto 2015)
“E’ UNO
SCANDALO IL TASSO DI DISOCCUPAZIONE GIOVANILE” – Francesco (***) ha
incontrato ieri una delegazione di imprenditori e manager (Il Sole24ORE del 14
Maggio 2016)
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Il terzo titolo cominciando
dall’alto, quello dell’Agosto di un anno addietro, sembra scentrato rispetto
agli altri. Si parla di numeri, di medie aritmetiche, fermo restando i loro
limiti, come per esempio la proverbiale osservazione del “pollo statistico” da
parte di Trilussa. La Banca d’Italia, su altri versanti forse criticabile, è
una fonte di dati numerici valida, al pari dell’Istituto Nazionale di
Statistica (Istat).
Sondrio è il capoluogo della
Valtellina. La Banca Popolare di Sondrio, forse poco nota al pubblico rispetto
ad altre, si distingue a livello nazionale. Essa è leader in Italia nel
servizio di tesoreria di numerose casse previdenziali dei lavoratori autonomi;
inoltre l’istituto di credito ospitò il 24 Maggio 1979 l’avvocato Giovanni
Agnelli in visita alla località. Nel 2014 correva il 35° anniversario
dell’evento; il 14 Febbraio la banca valtellinese invitò John Elkann a
colloquiare con i giovani del posto sul tema “Cosa, dove e perché studiare”.
Dall’argomento studio il colloquio, basato sulla formula “a domanda rispondo”, scivolò
inevitabilmente sul tema del lavoro. La cronaca di come andò è sintetizzata nei
primi due titoli dei notiziari della Rai di quei dì.
Mettiamo ora insieme i due
periodi.
Ad inizio dell’anno 2014,
consultando le fonti sopra citate, si evinceva fra l’altro che:
1) nel corso del 2013 188.000 Italiani, l’equivalente
della popolazione della cittadina toscana di Prato, emigrarono all’estero:
buona parte giovani alla ricerca di un lavoro;
2)
nel corso del 2013, per il terzo anno
consecutivo, le imprese italiane ridussero la spesa per investimenti (il 3,8%
in meno dei 24miliardi di eueo immessi nelle imprese nell’anno 2012). Alcuni economisti non
escludevano che parte dei minori versamenti in economia reale (produzione di
beni e di servizi tangibili) venne impiegata per operazioni finanziarie a puro
scopo speculativo.
Due sole cifre, di cui
soprattutto la prima fotografa un fatto che ridimensiona la sbandierata “oziosità”
giovanile all’epoca, e che forse avrebbe potuto orientare meglio l’
“incoraggiamento” del giovane Presidente Fiat Chrysler Automobiles N.V. alle prese con giovani, alcuni dei quali molto
probabilmente stanno mantenendo sostenuto il flusso emigratorio, in attesa che
i capitali dei capitani d’industria nazionali escano dai circuiti finanziari
speculativi, e vengano investiti nuovamente nell’industria manifatturiera
rispettosa dell’Ambiente e del buon senso.
Nella fattispecie
l’osservazione “con il senno di poi” non è del tutto fondata. In linea generale
è buona norma che un dirigente d’azienda di profilo internazionale si presenti sui
temi in trattazione munito di numeri estrapolati (magari a cura di
collaboratori per via dei suoi numerosi impegni di lavoro) con un senso logico da
valide fonti.
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(*) Presidente
Fiat Chrysler Automobiles N.V.
(**)
Economista ed accademico
(***)Jorge
Mario Bergoglio, Papa della Chiesa Cattolica e Vescovo di Roma
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